VERBANIA – 27.03.2019 – Sapeva che tornando
sarebbe finita nei guai, ma l’ha fatto nella speranza di una vita migliore e per il figlio che aspetta dal marito. È presentandosi al commissariato di Omegna che una ventenne albanese espulsa dall’Italia il 22 agosto scorso s’è, di fatto, autodenunciata. Il provvedimento emesso dal prefetto e dal questore di Novara la obbligavano a tornare in Albania e a non far rientro in Italia per cinque anni. L’ha fatto ugualmente, sapendo anche che, dopo le nozze celebrate a fine 2018 nel proprio Paese con un uomo in possesso della cittadinanza italiana, non l’avrebbero più potuta espellere. Così è accaduto. Arrestata dalla polizia, la ventenne ieri s’è presentata in Tribunale per l’udienza di convalida e, assistita dall’avvocato Annalisa Paparella, ha patteggiato la pena di 5 mesi e 10 giorni. Ora potrà continuare a stare a Omegna, dove vive e dare alla luce il bambino in Italia.