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flaim palazzo
VERBANIA – 17.09.2015 – Le vacanze sono finite. O quasi.

La politica verbanese, che dopo il 30 luglio, con l’ultimo Consiglio comunale, se n’è andata in ferie e ha chiuso baracca e burattini, ha ripreso la sua attività in questi giorni. Nell’ultima decade di settembre (il 23 e il 30) si prevedono ben due Consigli comunali, ampiamente insufficienti a esaurire le giacenze, tanto che qualcuno – il comunista Vladimiro Di Gregorio, ex membro della maggioranza e oggi battitore libero di sinistra – ha già proposto un sabato dedicato solo a quello, senza ricevere cenni d’adesione.

Il 23 settembre l’unica decisione amministrativa sarà l’esternalizzazione del forno crematorio. Poi spazio a 19 mozioni, una delle quali risale addirittura al settembre dell’anno scorso. Il 30 si smaltiranno le 8 interpellanze giacenti, che non richiedono numero legale e che per regolamento portano via poco tempo, si tratteranno quattro punti della giunta, tra cui una nomina nel cda dell’ente morale “Cobianchi”, una variazione di bilancio e il bilancio consolidato e – per accordo tra i capigruppo – l’ordine del giorno sul partner iato transatlantico su commercio e investimenti. Se ci sarà tempo verranno trattate le mozioni non smaltite la settimana prima e le altre tre giunte nel frattempo. Insomma: resteranno ancora parecchie giacenze.

 

Un piccolo “giallo” è la Commissione d’indagine riservata su via Case Nuove, che da mesi lentamente e stancamente si trascina senza che si scriva la parola fine. Proposta da Di Gregorio e sposata dal Partito democratico nel nome della trasparenza, è nata sotto cattivi presagi (senza l’avallo del sindaco e della lista civica che la sostiene, contro il parere di parte della minoranza, boicottata dalla maggior parte dei gruppi) e con notevole ritardo – i lavori dovevano chiudersi entro il 31 maggio – ha prodotto una relazione già trasmessa ai consiglieri comunali e della quale abbiamo anticipato l’esito. Stando al regolamento “con la presentazione della relazione al Consiglio, la commissione conclude la propria attività ed è sciolta”. Ma al Consiglio non ci è ancora arrivata e forse non arriverà mai. Il presidente del Consiglio comunale Diego Brignoli, che è anche presidente della commissione stessa, non l’ha inserita all’ordine del giorno e, per questo, nessun cittadino potrà leggerla o ascoltarne i contenuti o il dibattito che eventualmente potrebbe aprirsi in aula.