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1TomasBim scheda

VCO - 02-04-2019 - Solo il dna potrà chiarire ogni residuo dubbio sull'identità dei resti trovati sabato scorso lungo il greto del Toce, tra Vogogna e Pieve Vergonte. Tuttavia gli indizi sembrano portare in direzione del ventisettenne ceco Tomàs Bim, scomparso il 20 maggio 2018 da Piedimulera, dove lavorava come operaio in una fabbrica, pur risiedendo a Pallanzeno.  
Le scarpe sportive grigie ritrovate sui resti, dello stesso tipo di quelle indossate dal giovane e brandelli di tessuti rimasti impigliati nelle sterpaglie, che potrebbero essere del suo zaino portano in un'unica direzione. Del resto l'operaio della Repubblica Ceca era l'unica persona scomparsa in Ossola negli ultimi anni, le sue ricerche nell'immediatezza dei fatti erano state puntigliose ma non avevano portato a nulla, tant'è che in autunno dall'ambasciata della Repubblica Ceca era giunta una richiesta all'Italia di non lasciar cadere le indagini sulla scomparsa di Tomàs Bin.
Intorno all’1.30 di notte del 20 maggio, Tomàs aveva parlato al telefono con la moglie, che vive nella Repubblica Ceca, dicendole che usciva da un bar e che stava per tornare a casa. Ma a casa il giovane non è mai arrivato, nè il giorno seguente s'è presentato al lavoro. Aveva con sé il cellulare, che ha continuato a squillare fino alle 17 di domenica 20 e che da quel momento in poi è risultato spento. Ma sono proprio le tracce telefoniche che, nei giorni immediatamente successivi, avevano permesso ai Carabinieri di accertare che l'apparecchio si trovava in una piazzola nei pressi di Piedimulera.