DOMODOSSOLA – 02-04-2019 – Ricorso respinto e multa innalzata. A due anni di distanza dalla notizia, che ebbe un rilevante clamore mediatico, della multa inflitta dalla polizia municipale domese ai genitori di una ragazza minorenne (all’epoca aveva 16 anni, oggi ha superato i 18) sorpresa di notte a urinare in una via del centro storico domese, è arrivata la sentenza con cui il giudice di pace Carlo Crapanzano ha confermato –e aggravato economicamente– la sanzione. 5.000 euro è la somma che i genitori dovranno pagare per gli eccessi, peraltro mai negati, di una serata in cui la giovane aveva alzato il gomito e che, non riuscendo a trattenersi sino a casa, aveva evacuato in piazza, davanti a un passante che, visto il gesto, l’aveva ripresa e apostrofata. La reazione sgarbata della minorenne l’aveva indotto a rivolgersi alla polizia municipale che, visionando le immagini della videosorveglianza cittadina, l’avevano individuata, recapitando ai genitori un verbale da 5.000 euro, ridotto a 3.333,33 per via dello “sconto” concesso a chi paga entro i 60 giorni. Contro quel verbale la famiglia, assistita dall’avvocato Marco Gagliardini, ha presentato un primo ricorso al prefetto, che l’ha respinto. E, successivamente, un secondo al giudice di pace, che ha avuto lo stesso esito ma che, riconoscendo che i 60 giorni per saldare erano ormai passati, ha elevato l’importo della multa alla soglia minima di legge: 5.000 euro. Oltre al danno: la beffa.