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COSSOGNO – 27.04.2019 – Un anno dopo la mancata fusione

con Verbania, i contendenti sono sempre loro. Sarà l’onda lunga del referendum il filo-conduttore della campagna elettorale di Cossogno. Nel piccolo borgo montano (poco meno di 700 anime) che sovrasta Verbania e che da sempre è la porta della Val Grande, le elezioni amministrative sono un testa a testa tra il sindaco uscente Doriano Camossi e l’imprenditore Pietro Morelli. Esponente d’area Pd il primo, militante di Forza Italia il secondo, nel 2018 hanno guidato i comitati referendari. Camossi era per il sì, Morelli per il no. Alle urne i cossognesi bocciarono l’accorpamento con Verbania, rimandando di fatto la decisione sul futuro di Cossogno alle elezioni del 26 maggio. Con Camossi, che in una lettera alla cittadinanza ha spiegato i motivi per cui ha deciso di non dimettersi –come annunciato– dopo il flop referendario, sono in lista per “Cossogno-Ungiasca-Cicogna Insieme” William Chiesa, Eleonora Bassani, Davide Feliciani, Cristina Manzoni, Fabio Marchionini, Pietro Pastore, Garcia Perozzi, Letizia Raffanini, Renato Serao, Paola Zoia.

“Per Cossogno e le sue frazioni” è la lista di Morelli, composta da Teresa Arpone, Gianpiero Giacomotti, Alberto Cerni, Elena Massera, Raffaella Tordera, David Calderoni, Corinne Milani, Ferdinando Milani, Daniele Velano, Giovanni Battista Labriola.

Nella foto, da sinistra: Camossi e Morelli.