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poste protesta
VERBANIA – 23.09.2015 – La causa alle Poste si farà

e Verbania parteciperà mettendo a disposizione il suo avvocato. Con molta probabilità i comuni – perlomeno una parte di essi – interessata dai tagli d Poste Italiane, che dal 12 settembre ha chiuso l’ufficio di Carciano e ridotto i giorni di apertura in un’altra mezza dozzina di centri montani, ricorreranno al Tar contro la decisione dell’azienda che penalizza le realtà periferiche in un servizio ritenuto universale e essenziale. Di questa partita il capoluogo non può far parte non essendo interessato in prima persona ma, facendo seguito alle promesse ribadite in più occasioni, s’è messa a disposizione per fornire un supporto.

Il supporto è il servizio di avvocatura e la professionista che è alle dipendenze dell’ente. Approvando una convenzione con la Provincia del Vco e i comuni di Stresa, Antrona Schieranco, Beè, Cossogno, Miazzina, Premeno e Macugnaga – “ovviamente aperta anche ed ogni altro comune che intenderà aderire”, precisa in una nota l’Amministrazione verbanese – il servizio diventa comune. Lo scopo della giunta Marchionini è “dare più forza alla battaglia collegiale che molte amministrazioni comunali, assieme ad associazioni, sindacati, lavoratori ecc… stanno combattendo contro il piano di riorganizzazione degli uffici postali presentato e in via di attuazione da parte di Poste spa”.