ORNAVASSO- 23-09-2015- I sindaci di Premosello e di Ornavasso Filippo Cigala Fulgosi e Giuseppe Monti
propongono ufficialmente, dopo che l'idea era già girata nei mesi scorsi, che siano i privati a gestire ad accollarsi in parte le spese del Dea di Verbania, proponendo quella che loro chiamano una soluzione per il Vco, due Dea con due diversi gestori ed una suddivisione degli oneri. “La praticolare realtà sanitaria del Vco- spiegano i due sindaci- è caratterizzata dalla presenza anomala di una percentuale di strutture sanitarie private rispetto a quelle pubbliche, sia nei posti letto ospedalieri che nella specialistica ambulatoriale e nella diagnostica. Tale squilibrio tra i soggetti è particolarmente evidente nel Verbano e parzialmente anche nel Cusio, mentre in Ossola la sanità ed il settore socio- sanitario sono pressochè interamente pubblici. Da questa situazione deve derivare che le società private che tanti introiti hanno dal servizio sanitario regionale debbano farsi carico gestionalmente, strumentalmente e in parte anche economicamente, dell'onere del Dea di Verbania. Al contrario il Dea di Domodossola, inserito in un contesto pubblicistico, deve rimanere il Dea pubblico, in carico diretto all'Asl ed al Servizio sanitario regionale. Solo in questo modo i cittadini del Vco potranno continuare ad avere i due Dea, necessari per la peculiare articolazione del terriotrio e la complessa rete viaria montana. Solo in questo modo si riequilibreranno le sorti sanitarie tra Ossola e Verbano, garantendo a tutte e due le popolazioni una adeguata copertura di servizi di emergenza e di urgenza. Per quanto esposto si invita la direzione generale dell'Asl a prendere contatto con le strutture sanitarie privarte coinvolgendo la rappresentanza dei sindaci e la commissione per la medicina territoriale, sin qui rimasta nell'ombra e depotenziata, per aprire un confronto sulle risorse e sull' impegno che tali gestori privati accreditati poteranno assumere per la gestione del Dea di Verbania. Nella giornata di domani verrà inviata formale richiesta alla Regione ed all'Asl affinchè si proceda in tal senso”.