BAVENO – 30.04.2019 – È stato il fiuto di Malinois,
un pastore belga alla sua prima uscita come cane antidroga della Guardia di finanza, a far scoprire il business illecito di un imprenditore milanese che produceva marijuana in casa. Incappato in un posto di blocco piazzato dalle Fiamme Gialle all’uscita dello svincolo di Baveno dell’A26, il milanese era in coda che attendeva l’ispezione quando Malinois ha puntato il suo veicolo, attirando le attenzioni dell’istruttore e degli altri finanzieri. Aveva fiutato un pacco di marijuana chiuso con una doppia sigillatura sotto vuoto e contenente 1,2 chilogrammi di stupefacente. Tanto è bastato per l’arresto in flagranza per spaccio e per avviare una perquisizione domiciliare che ha portato i finanzieri della Compagnia di Verbania a scoprire un piccolo laboratorio nel milanese. L’uomo, imprenditore di professione, aveva in casa –in un comune dell’hinterland– altri 800 grammi già sottovuoto e 6 chilogrammi ancora da confezionare, oltre a dosi di cocaina, pasticche di oppiacei e sostanze da taglio. In cantina, sempre grazie all’aiuto del cane antidroga (da poco uscito dal centro di addestramento della Gdf a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia) è stata trovata una vera e propria piantagione artigianale, fatta di 10 vasi, 5 lampade uv per accelerare la crescita, apparecchi per climatizzare il locale, filtri per nascondere l’odore delle piante e tutto il necessario per l’essicazione e il confezionamento.
Tutto il materiale (in totale 8 chili di marijuana) è stato sequestrato, unitamente a 2.000 euro. L’imprenditore è a disposizione dell’autorità giudiziaria per essere sottoposto a interrogatorio.