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chiamprino spalle

VILLADOSSOLA- 10-05-2015-"Che volete il Dea a Domodossola l'ho capito, va bene?". La faccia più eloquente

di come stava andando la giornata con Chiamparino, i sindaci e la società civile alla Fabbrica di Villa era quella di Aldo Reschigna, che ancora prima di sederesi al tavolo dei relatori, con una ventina di minuti di ritardo sul rigido programma, era già scura. L'assessore Saitta, spaesato ed impacciato, aspettava solo che Chiamparino gli passasse il microfono per iniziare a recitare, indifferente ai mormorii del pubblico, la sua lezioncina sulla medicina territoriale. Il presidente del Piemonte ha invece esordito da Chiampar-inox, piglio e voce decisa, ed un bell'esordio per intimidire la platea: "Non decidiamo oggi dove sarà il Dea". Il pubblico presente in salà però gli ha subito fatto capire che non era il caso, ed il Governatore del Piemonte, dopo averne dette un paio, essere stato fischiato, aver cercato di dialogare con la platea, ha infine riassunto in poche frasi il suo pensiero sulla sanità ed ha passato il microfono bollente al suo fido assessore: "Non vedo cosa sono venuto qui a fare se non mi fate parlare- ad un certo punto ha detto Chiamparino-non si discute oggi dove sia il Dea, ma si avvia un progetto che riguardi l'intero Vco di assetto della medicina territoriale, ci diamo una prima verifica tra un paio di mesi, poi entro l'estate, e su questa base discuteremo l'integrazione della rete ospedaliera, e quindi avremo gli elementi per decidere dove sarà il Dea. Questa la scaletta che propongo come metodo di lavoro, dobbiamo avviare un progetto condiviso con gli amministratori per il Vco anche in considerazione che è una Provincia montana riconosciuta. Non dobbiamo difendere qualche dipendente o primario, ma la salute dei cittadini del Vco, ed allora sapere dove è il Dea non ha mai fatto guarire nessuno, a noi interessano i cittadini". A questo punto qualcuno ha intonato "Bella ciao", Qualcuno dei Comitati si è alzato e se ne è andato, così come qualche sindaco, poi l'intervento di Saitta, la proposta dei sindaci ossolani, e gli interventi degli altri primi cittadini.

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