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DOMODOSSOLA- 11-04-2015- Sos Ossola invita i primi cittadini ossolani ad intraprendere inizitive per garantire una risposta sanitaria adeguata a tutto il Vco, considerando profondamente errato l'approccio avuto dalla Regione nell' insitere a trascurare la discussione sui Dea per parlare di medicina territoriale: “Molto di recente- spiega Bernardino Gallo di Sos Ossola- il quotidianosanità.it ha pubblicato gli atti di indirizzo e relativi aggiornamenti della medicina convenzionata, ove è dimostrato che è profondamente sbagliato discutere di medicina territoriale senza individuare l'ospedale e nel nostro caso il Dea, per il relativo coordinamento, anzi si integra con gli attori territoriali ed ospedalieri del Ssn, come chiaramente scritto. Chi tra noi ha sostenuto questa tesi è stanco dei tentativi di essere presi per i fondelli come hanno consentito moltissimi sindaci ossolani che hanno messo in discussione i documenti da essi stessi elaborati e approvati, e bene abbiamo fatto noi ad abbandonare la sala subito dopo le dichiarazioni di Chiamparino che di Dea e ospedali non si sarebbe parlato. Invitiamo tutti sindaci a riflettere, a battersi affinchè non solo il Dea resti completo al San Biagio di Domodossola, ma che sia garantita l'emergenza anche al Castelli nella sostanza attualmente garantita, considerato anche che al territorio si sta riconoscendo la specificità. Considerato che il pericolo maggiore lo corriamo noi della "Periferia dell'Impero", invitiamo il sindaco del capoluogo dell'Ossola ad adottare al più presto, con il massimo coinvolgimento di attori e cittadini, tutte le iniziative più opportune per garantire una risposta sanitaria adeguata a tutto il Vco, eliminando le sperequazioni territoriali che penalizzano soprattutto l'Ossola e recuperando rispetto allo strapotere delle strutture privare convenzionate. A queste vanno riconosciuti i meriti di attività di eccellenza ma vanno fatte dimagrire per doppioni che il pubblico può fare meglio e a costo inferiore”.