VERBANIA – 23.06.2019 – Sono iniziate ieri sera
con la fiaccolata da Villa Caramora a Fondotoce, lungo il percorso che compirono i 46 prigionieri condannati alla fucilazione dai tedeschi, le cerimonie di commemorazione dei 42 Martiri di Fondotoce. Stamane alle 9,30 verrà celebrata la messa a suffragio nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Addolorata di Fondotoce. Da piazza Adua partirà il corteo diretto al Sacrario, costruito sul terreno in cui avvenne la fucilazione, dove si terranno i discorsi delle autorità e l’orazione ufficiale di Sergio Fogagnolo, presidente dell’associazione Radici della pace. L’eccidio accadde il 20 giugno del 1944, al culmine dei rastrellamenti in Val Grande. Tra i prigionieri detenuti –e torturati– a Villa Caramora, sede del locale comando nazista, furono radunate 46 persone, messe in fila e fatte sfilare verso Fondotoce. Tre furono risparmiate e dei 43 colpiti dal piombo uno, Carlo Suzzi (ribattezzato per questo Quarantatre) si salvò miracolosamente. Il ricordo di quel macabro corteo è la foto del gruppo che sfila sul lungolago reggendo il cartello “Sono questi i liberatori d’Italia oppure sono banditi?”. Una foto che proprio in questi giorni la Casa della Resistenza ha diffuso nella sua versione a colori, commissionata allo svedese Julius Backman Jääskeläinen.
Ieri mattina a Baveno è stato ricordato l’eccidio dei 17 Martiri uccisi l’indomani, il 21 giugno. I prigionieri furono allineati sul lungolago di Baveno e fucilati. I loro corpi vennero lasciati esposti per un giorno come monito alla popolazione.