DOMODOSSOLA- 12-04-2015- Come un’opera d’arte. Lo straccio sporco, strappato, penzolante ed attorcigliato
aggrappato al pennone dell’ospedale di Domodossola rappresenta meglio di ogni parola, meglio di eloquente discussione, lo stato in cui si trova il territorio ossolano. Un territorio che, come, il San Biagio, funziona ancora solo grazie alle persone che vi lavorano e vi abitano. Un’area che negli ultimi decenni ha subito un totale impoverimento, specie di servizi ed uffici, e che in tutte le statistiche di vari enti, giornali, associazioni, viene indicata come uno dei territori più degradati in tutto il nord Italia, come venne eloquentemente dimostrato in un convegno promosso dalla Comunità Montana Valli Ossola pochi anni fa. Siamo il “Profondo Nord”. E non può essere un caso se tutto ciò è iniziato con la nascita della Provincia del Vco, con l’abbraccio mortale con i laghi che ancora deve vivere il suo ultimo atto.