VERBANIA – 27.06.2019 – “Verbania non si ferma”.
È la continuità il filo conduttore con cui ieri sera, nella semivuota sala teatrale del “Maggiore”, s’è inaugurato il secondo mandato di Silvia Marchionini. Il sindaco ha giurato e, nel presentare la giunta e gli indirizzi di governo, ha parlato espressamente della “prosecuzione di una stagione del cambiamento”, puntando su una “Verbania sociale, popolare e riformista”. Ha parlato di un quinquennio di “realizzazioni”, che vedrà portati a termine i progetti già avviati: la pista ciclabile Suna-Fondotoce, il Movicentro, il recupero di Villa San Remigio e Villa Simonetta, le spiagge in località Tre Ponti e la nuova Sassonia con piazza Fratelli Bandiera. Su quest’ultimo progetto, approvato in giunta a tre giorni dal voto e che costerà oltre 7 milioni di euro (una parte dei quali ancora da reperire), forte e netto è il no delle minoranze, che ne faranno un tema centrale nel dibattito dei mesi a venire.
Disegnando una città sempre più turistica e in rete con le altre realtà –“bisogna puntare sul marchio del Lago Maggiore da Arona a Locarno”, ha detto Marchionini– ha anticipato la volontà di rifare piazza Garibaldi a Pallanza. In un piano politico più ampio ha anche delineato le priorità, nell’immediato: una sanità di qualità con l’ospedale nuovo e la necessità che il governo conceda lo stato di emergenza per la statale 34.
Dalle minoranze è giunta un'apertura nel segno del dialogo e l'impegno -con richiesta reciproca- a svelenire il clima che ha caratterizato lo scorso mandato. Il capogruppo del Movimento 5 Stele, Roberto Campana, ha annunciato anche la rivoluzione pentastellata: i prossimi cinque anni vedranno alternarsi a Palazzo Flaim, con dimissioni programmate, lui e altri due consiglieri M5S. Lo scopo è fa maturare ad altri l'e$sperienza consiliare e formare una nuova classe dirigente.