VERBANIA – 27.06.2019 – Fratelli d’Italia, Forza Italia,
Lega. Uno a uno i partiti del centrodestra riconsegnano la scheda e lasciano i banchi improvvisati sul palco del “Maggiore” per accomodarsi tra il pubblico. Sono in sette e rappresentano la maggioranza della minoranza, quella parte della coalizione che ha sostenuto come candidato sindaco Giandomenico Albertella ma che ora non vuole che diventi il presidente del Consiglio comunale.
Il diniego, già espresso a mezzo stampa e sui social nei giorni scorsi con toni fermi, s’è ammorbidito in aula –complice anche il clima di distensione che ha pervaso la seduta di insediamento– in sperticate dichiarazioni di stima, apprezzamento ed elogio verso Albertella e le sue capacità amministrative. All’atto pratico, però, i suoi (non tutti) non l’hanno votato e hanno lasciato l’aula, rassegnandosi ad annotare che la presidenza Albertella è arrivata alla prima votazione (quorum dei due terzi) con i voti decisivi della civica “Insieme per Verbania”, che invece ha avallato questa operazione politica.
Che non ci sia piena sintonia nel centrodestra lo si è capito anche dall’elezione del vicepresidente di minoranza. La Lega, tramite il capogruppo Mattia Tacchini, ha candidato Michael Immovilli: “persona che ha esperienza diretta di dieci anni, sicuramente a conoscenza dei regolamenti e che potrà svolgere un ottimo lavoro”. Immovilli, però, ha incassato solo 7 voti (sugli 11 potenziali della coalizione) con 3 preferenze andate a Damiano Colombo di Fratelli d’Italia. L’altro vicepresidente di maggioranza –e vicario per ragioni anagrafiche– è stato scelto in Giovanna Agosti.