VERBANIA – 01.07.2019 – Il patto era che diventassero soci
di un bar a Castelletto Ticino, ma il bar non ha mai aperto e le decine di migliaia di euro versate nella convinzione che servissero per rimodernare il locale si sono volatilizzate. Truffa aggravata e sostituzione di persona sono i reati per i quali il Tribunale di Verbania ha condannato Daniele Claudio Radaelli, colui che nel 2017 aveva prospettato a una conoscente l’avvio di un locale in riva al Verbano. Per concludere quell’operazione era necessario investire e le era stato chiesto di fornire il denaro –ne pagò più di 54.000 tra ricariche postepay e assegni– con diverse motivazioni, tra cui la necessità di acquistare una piattaforma rotante per allestire il bar. Con la somma ricevuta, però, Radaelli aveva acquistato un’Audi per sé. Questo episodio, unito al finto bonifico mostrato alla futura socia come restituzione di parte di quanto ricevuto, sono gli artifici e i raggiri per i quali la Procura ha proceduto per la truffa. La sostituzione di persona s’è concretizzata nell’intestare il contratto Enel della propria abitazione alla socia. Per questi due capi dì imputazione il pm Anna Maria Rossi ha chiesto 2 anni, 8 mesi e 900 euro di multa. Il giudice Rosa Maria Fornelli l’ha condannato a 2 anni, 1 mese e 300 euro di multa con un risarcimento provvisionale esecutivo di 60.000 euro alla parte offesa.