VERBANIA – 02.07.2019 – Niente più cani
a Villa Maioni. È stata la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Torino (e, prima ancora, la Commissione locale del paesaggio di Verbania) a bocciare l’area di sgambatura di Villa Maioni. Nelle scorse settimane il Comune aveva avviato la pratica –necessaria perché il parco circostante la biblioteca è sottoposto a vincolo monumentale– per sostituire la recinzione che da parecchi anni delimita l’angolo sudoccidentale, riservato al migliore amico dell’uomo, che al suo interno può scorazzare liberamente senza guinzaglio. Si tratta di una porzione di poche centinaia di metri quadrati, delimitata per due lati dai muri perimetrali il parco, attrezzata con due panchine e una fontanella e al centro del quale si trova un albero ad alto fusto. Un’area che la Soprintendenza definisce “non idonea” e della quale “si auspica l'eliminazione (…) e la proposta di un progetto organico di riqualificazione del parco consono alla sua importanza, prevedendo altrove l'area sgambatura cani”. La critica è quella di una mancata “tutela architettonica del parco” e di aver creato un “perimetro eccessivamente rigido che non si rapporta in alcun modo con i viali sinuosi che disegnano i camminamenti del parco stesso”.
L’effetto pratico di questa bocciatura è che la vecchia recinzione non potrà essere cambiata. Ma, se dovesse assecondare il parere espresso dalla Soprintendenza, il Comune dovrebbe intervenire rimuovendo quella esistente, restituendo lo spazio alla libera fruizione (togliendolo quindi ai cani) e avviando un progetto di riqualificazione.