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PREMIA-03-10-2015 – Stanno scendendo verso la pianura, e sabato notte
saranno a Premia, Baceno e Crodo, le 3 mila pecore di “Tempo di migrar” manifestazione organizzata dalla pro Loco di Premia che, nonostante il maltempo, ha attirato anche quest'anno l'attenzione di moltissimi turisti ed ossolani che hanno potuto assistere all'allattamento e alla tosatura degli ovini. “Torniamo al passato e faremo un Progresso" racconta un detto, ed in questa ottica la Proloco di Premia ha saputo organizzare un'evento importante, partono dall'alta Val Formazza, dove hanno pascolato oltre 3000 pecore durante i mesi caldi, e sono diretti alle pianure piemontesi e lombarde per svernare. Questo è il duro compito dei pastori, cinque, a cui durante la transumanza di questi giorni si uniranno a tratti alcuni amici: “Ormai non paga più, lo si fa per la passione”- raccontano- fra i diversi problemi legati alle strade,le intemperie, i terreni adatti alla sosta e le norme igieniche sempre più ristrette, dobbiamo essere itineranti tutto l'anno. La nostra paura, è che le nuove generazioni non siano più disposte a fare questo mestiere. Negli ultimi anni non abbiamo ricevuto nessun incentivo da enti pubblici, e l'unico modo di proporre i nostri prodotti alimentari è quello di vendere la carne dopo aver sostenuto i costi di macellazione a commercianti che devono comunque rivenderla e guadagnare qualcosa”. Giunta all'undicesima edizione, Tempo di Migrar, vuole mettere in rilievo questo mestiere e tutto il mondo che gli gravita intorno, sia per valorizzarlo, e per sensibilizzare gli enti e le forze dell’ordine ( che secondo loro potrebbero e dovrebbero fare di più), sottolineando che è uno dei lavori primordiali che ha reso famoso e ricco il nostro territorio. Durante la manifestazione era presente un punto ristoro e si sono potuti degustare ed acquistare i formaggi e i salumi derivati da questa dura realtà. Successivamente il pubblico è stato invitato nei ristoranti locali per degustare i prodotti tipici. In nottata l'arrivo a Baceno e Crodo del gregge.
Articolo e foto di Manuele dall'Ava