VERBANIA – 05.07.2019 – Lavori socialmente utili
e il risarcimento per estinguere il reato. È l’istituto della messa alla prova la scelta processuale del dentista di Stresa Silvio Falcioni, ieri a processo a Verbania per l’incidente con fuga che provocò il 18 luglio 2018 sulla statale 33. Nella mattinata di quel giorno il medico, al volante di una Fiat 500, percorreva la litoranea proveniente da Belgirate e diretto a nord. Nel sorpassare un anziano cicloamatore, lo urtò con lo specchietto destro, mandandolo a terra per poi lasciare il luogo del sinistro. Il ciclista, un 77enne milanese residente a Lesa, riportò una frattura e traumi con prognosi superiore ai 40 giorni. Falcioni, irreperibile, fu presto identificato dai carabinieri della stazione di Stresa, che lo raggiunsero a Domodossola, nella carrozzeria dove stava già sostituendo lo specchietto danneggiato. Sottoposto in quel momento all’alcoltest e al drug test, risultò positivo, facendo scattare la denuncia penale.
Nel processo apertosi ieri, difeso dall’avvocato Canio Di Milia, ha chiesto d’essere ammesso alla messa alla prova. Il giudice ha fissato l’udienza per l’approvazione del programma di trattamento al 7 novembre. In seguito a quell’incidente gli è stata ritirata la patente, restituita con un provvedimento sospensivo del giudice di pace che, nel merito, sarà discusso la prossima settimana.