VERBANIA – 06.10.2015 – Ingiuria e lesioni.
Per questi reati il verbanese Jair Buratti è stato condannato dal giudice di pace di Verbania, Carlo Crapanzano, a 600 euro di multa oltre a 500 euro di risarcimento alla parte civile e il pagamento delle spese legali. I fatti si riferiscono all’estate del 2009 quando Buratti, insieme alla compagna, si trovava a passeggio in piazza Ranzoni, a Intra, in una serata con intrattenimento musicale in piazza. La coppia all’altezza del Bar Cinque incrociò l’ex datrice di lavoro della donna, che l’aveva licenziata e con la quale era in corso una vertenza. Nel passaggio ravvicinato, Buratti riferì a bassa voce, all’orecchio della donna, un insulto e la colpì al gomito con il casco che reggeva nell’incavo del braccio. Medicata al Dea, l’ex datrice di lavoro sporse denuncia ai carabinieri, dando il via al processo di fronte al giudice di pace. Dopo aver sentito nelle scorse udienze la parte offesa, la figlia e un altro conoscente, oggi hanno testimoniato la compagna dell’imputato e il titolare dell’esercizio pubblico, riferendo che Buratti non aveva con sé il caso. Il pm Maria Portalupi ha chiesto la condanna per le sole lesioni e non per l’ingiuria. La difesa, tramite l’avvocato Roberta Cerutti dello studio Gulisano, ha chiesto l’assoluzione puntando sull’assenza dell’oggetto che l’avrebbe colpita. Il legale della parte civile, Alberto Pelfini, ha sostenuto la consistenza di entrambi i reati ritenendo – sulla circostanza del casco – non veritiera la testimonianza della compagna dell’imputato. Il giudice Carlo Crapanzano s’è espresso per la condanna ritenendo la colpevolezza in entrambi i capi di imputazione.
Un colpo di casco all’ex datrice di lavoro della compagna