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DOMODOSSOLA- 23-07-2019- I militari della Compagnia di Domodossola,

durante un servizio volto alla prevenzione e repressione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto due soggetti, padre e figlio di nazionalità colombiana, P.C. di anni 57 e P.U. di anni 26, che viaggiavano a bordo del treno proveniente da Ginevra e diretto a Milano; avevano ingerito ovuli contenenti cocaina per un totale di 1.887 grammi. I due hanno tentato di confondersi tra i viaggiatori del predetto convoglio fingendosi comuni turisti in visita nel nostro Paese, mostrando immediatamente numerosi souvenir acquistati nelle precedenti tappe del viaggio. Nello specifico erano in possesso di due maschere tribali, una brasiliana e una tipica della Guyana Francese, un geco in legno di produzione brasiliana e numerose calamite della Guyana Francese.  I finanzieri si sono subito insospettiti, per i biglietti aerei e i numerosi visti sui passaporti. In merito a questi ultimi si sono potuti constatare visti in entrata in Venezuela il 6 luglio, in uscita verso la Colombia l’8 luglio, in entrata in Brasile il 10 luglio, in uscita verso la Guyana Francese il 14 Luglio ed infine in data 18 luglio il visto di arrivo in Francia.  Inoltre, il ritrovamento di una confezione di lassativi, nel bagaglio del padre, ha contribuito ad accrescere sempre più il sospetto che i due potessero essere corrieri di droga. All’atto del controllo avevano altresì dichiarato di essere due normali lavoratori, calzolaio il padre ed ingegnere informatico il figlio. I militari decidevano così di accompagnare padre e figlio presso il nosocomio domese al fine di suffragare, attraverso l’esame radiografico, il sospetto di detenzione “in corpore”, di ovuli contenenti sostanze stupefacenti. Gli specialisti dell’ospedale “San Biagio” di Domodossola confermavano immediatamente il sentore dei finanzieri e refertavano la presenza di numerosi corpi estranei nell’addome dei controllati.  All’atto dell’espulsione dei primi corpi estranei, sia il padre che il figlio venivano prontamente tratti in arresto e piantonati presso l’ospedale, come disposto dal sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Verbania, fino alla completa evacuazione degli ovuli degli stessi.  Al termine delle operazioni di servizio si giungeva al sequestro di complessivi 121 ovuli per un totale di 1.887 grammi circa di cocaina e alle convalide degli arresti da parte dell’autorità giudiziaria. Questo importante sequestro conferma e rinnova l’impegno e lo sforzo profuso dai finanzieri della compagnia di Domodossola a contrasto del fenomeno del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.