STRESA – 26.07.2019 – Condannata la titolare
della concessione, assolto il progettista. C’era anche il comune di Stresa, che s’è visto riconosciute le spese legali ma che per avere il risarcimento dovrà avviare una causa civile, nel procedimento penale che, al Tribunale di Verbania, s’è concluso in primo grado con la condanna a due mesi, dieci giorni e 36.000 euro di multa (pena sospesa e beneficio della non menzione) di Laura Scaramozza. La titolare della concessione per il chiosco di corso re Umberto, sul lungolago stresiano, era a giudizio per abuso edilizio, per aver chiuso i padiglioni del lounge-bar ristorante di proprietà comunale aumentandone la volumetria senza rispettare le prescrizioni della Soprintendenza, competente per il vincolo paesaggistico. Con lei era co-imputato l’architetto progettista, che però ha dimostrato di non aver avuto un ruolo attivo dal momento che, conosciuti i problemi, aveva inviato in Comune la richiesta di sospensione lavori.