Il ministro Toninelli
è contrario alla Tav. Si tratta di una posizione a mio avviso sbagliata, ma legittima e che è sempre stata una bandiera per il M5S. Martedì scorso il Presidente del Consiglio ha detto, dopo mesi di manfrine, che la Tav si farà perché costerebbe di più non farla. Il Ministero delle Infrastrutture, in vista della scadenze imposte dalla Ue, ha dovuto mandare alla Commissione Europea una lettera con la quale si confermano gli impegni italiani per la realizzazione dell’opera. Ci si sarebbe aspettati le dimissioni del ministro Toninelli, per difendere la coerenza e, dal su punto di vista, la correttezza delle posizioni. Invece no, il ministro ha fatto firmare la lettera che contiene la posizione ufficiale del Ministero da lui diretto ad un dirigente ed è rimasto al proprio posto. Si tratta di un errore. Che fornisce argomenti ulteriori ai suoi detrattori perché dà l’impressione che la poltrona sia più importante delle idee o che comunque sia tutto un gigantesco teatrino. Da sostenitore della Tav dovrei essere contento, perché questo atteggiamento indebolisce ulteriormente il fronte No Tav. Non lo sono. Penso che la politica debba essere fatta di idee che ciascuno difende e non di continui teatrini.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota