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arresti ndoja
VERBANIA – 08.10.2015 – Cinque anni e mille euro di multa.

È questa la pesante pena chiesta dal pm Anna Maria Rossi nei confronti di Kastriot Ndoja, il giovane albanese ritenuto il quarto componente della banda di ladri d’auto e topi d’appartamento che mise a segno tra maggio e giugno dell’anno scorso una serie di raid 

- gli vengono contestati dieci "colpi" - nel Vco: a Ghiffa, Domodossola e in altre località del territorio.

Una banda sgominata dai carabinieri (nella foto il maggiore Giovanni Della Sala illustra gli esiti dell'operazione), che lo arrestarono insieme ai connazionali Bledar Cami, Ylber Lekegaj e Emiljano Merdhoci. I quattro, tutti domiciliati in Lombardia, partivano dal Milanese, raggiungevano il Lago Maggiore su auto di grossa cilindrata, adocchiavano le case delle loro vittime e colpivano portando via gli oggetti di valore e le automobili di lusso, che venivano inviate nel capoluogo lombardo e da lì sparivano. Proprio il furto da un garage di Domo di una Mercedes classe E dotata di antifurto satellitare, aveva messo i militari sulle loro tracce. Per i ripetuti furti aggravati Cami e Lekegaj hanno patteggiato entrambi 2 anni e 4 mesi, Merdhoci 1 anno e 400 euro di multa. Ndoja, invece, ha scelto il processo, rinunciando al patteggiamento ma anche allo sconto di pena, in caso di condanna, concesso dal rito abbreviato. S’è difeso dicendo che le sue “visite” sul Lago Maggiore erano dovute a motivi sentimentali e al fatto che avesse una relazione con una barista di Verbania. In suo favore hanno testimoniato anche Cami e Lekegaj ma per l’accusa lui era l’autista della banda, un vero e proprio componente del sodalizio criminale. Il giudice Luigi Montefusco ha aggiornato a fine mese l’udienza per la sentenza.