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cartellino rosso
CASTELLETTO T. – 08.10.2015 – Cinque anni di squalifica

e 500 euro di multa alla società. È questa la pena “sportiva” inflitta al quindicenne di origine albanese che due domeniche fa ha aggredito l’arbitro al termine di una partita di calcio giovanile.

Il fatto è accaduto domenica 27 settembre. Al “Pierino Orioli” si giocava Castellettese-Varallo e Pombia, gara valida per la fase provinciale del campionato. Sul campo la vittoria è andata ai padroni di casa, che però nel corso dell’incontro hanno dovuto scontare l’espulsione dal campo del loro giocatore. Quando il direttore di gara, che ha pochi anni più di lui, gli ha mostrato il cartellino rosso “per aver colpito – si legge nel referto arbitrale – con un pugno sulla spalla un avversario” – il ragazzo ha reagito “tentando di intimidire il direttore di gara con atteggiamenti minacciosi pronunciando frasi ingiuriose nei suoi confronti e nei confronti della di lui madre, sia in italiano che in albanese, venendo poi allontanato con forza dai compagni”.

L’ira non s’è placata nemmeno a partita conclusa, tanto che il giovane ha cercato “di entrare nello spogliatoio dell’arbitro per chiedergli con fare minaccioso chiarimenti” e venendo dissuaso da un dirigente. E la calma non è tornata neppure all’uscita dallo stadio, quando s’è consumato il fattaccio. A attendere l’arbitro, nel parcheggio, c’era il padre, ma anche il genitore del calciatore. Questi ha fermato la vettura con a bordo i due, chiedendo di parlare. La giovane giacchetta nera ha aperto la portiera e a quel punto il calciatore gli s’è avventato contro sferrando “un violentissimo calcio a martello col piede destro sul viso dell’arbitro, procurandogli forte dolore, facendogli uscire sangue dal naso e dalla bocca e spaccandogli quattro denti” per poi dileguarsi.

Un dirigente locale ha soccorso il direttore di gara. È stata chiamata l’ambulanza e il ragazzo è stato trasportato al Dea dell’ospedale di Borgomanero, dove gli è stata diagnosticata la frattura pluriframmentaria scomposta delle ossa nasali, la perdita dei denti e gli è stato applicato un punto di sutura sotto l’occhio destro.

Da qui la pesante squalifica, che sarà valida fino al 30 settembre 2020. La Castellettese, che s’è prontamente dissociata, mettendo fuori rosa il giovane e chiedendo scusa – attraverso il presidente – al direttore di gara, è stata punita con un’ammenda di 500 euro per responsabilità oggettiva. La sanzione è stata attenuata dal comportamento dei dirigenti ticinesi prontamente intervenuti in soccorso alla giovane giacchetta nera.