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SESTO C. – 05.08.2019 – Le correnti,

le troppe energie spese e un principio di ipotermia hanno infranto il sogno sportivo di Alberto Salvi. Niente record e nemmeno la soddisfazione di toccare la riva per il 53enne nuotatore della provincia di Varese che, tra sabato e domenica, ha cercato di portare a termine la traversata nord-sud del Lago Maggiore battendo il record fatto segnare l’anno scorso da un’americana. Da Ticino a Ticino, cioè dal punto in cui, a Tenero, il fiume immissario entra nel Lago Maggiore; sino a Sesto Calende, dove l’emissario inizia terminato il Verbano, Salvi avrebbe dovuto impiegare 24 ore e 2 minuti. È rimasto in acqua per 29 ore, coprendo poco meno della settantina di chilometri della “rotta” e fermandosi a circa tre da fine lago, quando i giudici della Marathon swimming federation che l’hanno seguito con un gommone per controllarne lo stato di salute e verificare la regolarità della prova, l’hanno tratto a bordo. Le correnti incontrate all’altezza delle Isole Borromee e un principio di ipotermia dovuto alla lunga permanenza in acqua hanno impedito che arrivasse sino in fondo. Ciò non toglie nulla a quest’impresa sportiva, perché nuotare per più di un giorno secondo le regole della Marathon swimming federation (mai smettere di nuotare, mai fermarsi, mai attaccarsi a un natante) dimostrano grandi qualità fisiche e mentali e una certa preparazione, quella che lo porterà a riprovarci e a lanciare altre sfide di ultranuoto nel mondo.