VERBANIA – 11.10.2015 – Abbiamo pubblicato ieri un articolo
che riprendeva l’incontro-dibattito sulla sanità tenutosi venerdì sera al Chiostro e organizzato dal club Forza Silvio di Verbania. L’abbiamo definito un flop per la scarsissima presenza di pubblico composto, sottraendo gli organizzatori, da meno di una decina di persone. A questo proposito ospitiamo la risposta e la replica del presidente di Sos Ossola, Bernardino Gallo, che riportiamo integralmente.
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Credo sia molto ingeneroso il titolo del Vostro giornale avendo definito un buco nell'acqua l'iniziativa e la mia partecipazione e quella del dr. Comaita al Chiostro di Verbania sul tema sanità.
Lo scopo dei promotori Michael Immovilli, Adrian Chifu e Francesca Accetta, considerati da me più come persone di buona volontà piuttosto che appartenenti a un partito politico, era quello di fare un'iniziativa per arricchire di contenuti le loro iniziative che io giudico lodevoli, controcorrente e non campanilistiche nel panorama del nostro territorio con tutt'altre connotazioni. L'incontro era rivolto soprattutto a noi tutti e ai loro sostenitori per arricchire e approfondire i temi sanitari nel nostro territorio, tant'è che è stata prenotata e utilizzata una saletta molto piccola, anche se l'evento era stato annunciato ma assolutamente nemmeno troppo pubblicizzato.
Questo lo scopo e lo spirito e, credo che il risultato sia stato ampiamente raggiunto.
Faccio presente che i suddetti amici, sempre controcorrente, in un recente passato, hanno raccolto firme davanti al San Biagio e al Castelli per la difesa dei due DEA.
Di recente hanno coinvolto la gente a Verbania per chiedere la loro opinione su tale tema e hanno conseguito un risultato eccellente e dimostrato che il popolo sia contrario alle proposte della Regione Piemonte e favorevole ad entrambi gli ospedali nonostante le carenza in cui la Regione li costringe ad operare.
Vi sembra poco in una realtà dove il pensiero unico e la subordinazione degli amministratori alle direttivi dei partiti e delle loro istituzioni e non della gente, hanno creata una melassa dalla quale è difficile uscire?
In altre realtà del Piemonte in questi giorni la gente, grazie anche ad alcuni sindaci, sta manifestando numerosa contro la chiusura di ospedali che sono il principale punto di riferimento per loro nel proprio territorio. Da noi i sindaci se ne guardano bene!
Facciamo presente che non abbiamo organizzato "truppe cammellate" per andare a Verbania perché lo scopo era ben altro: dare spazio alla volontà della gente che è chiaramente quella della salvaguardia del Castelli e del San Biagio per i servizi di base e l'organizzazione dell'urgenza ed emergenza che funzionava bene e oggi arranca per la politica neocentralista anche sul 118, spostato dal nostro territorio a Novara e funziona grazie soprattutto al volontariato nel VCO.
Per quanto mi riguarda, non parteciperò alla riunione della triade regionale sulla proposta dell'ospedale unico che giudico una presa in giro per tentare un recupero di Consenso che hanno notevolmente perduto nel VCO e in gran parte del Piè del Monte e non funzionale, per l'emergenza e l'urgenza a causa delle caratteristiche del nostro territorio tripolare e montano.
Bernardino Gallo, presidente Sos Ossola