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VCO- 04-09-2019- In un comunicato della Provincia si spiega che  forme anche precarie di insediamento del cinghiale possono costituire un pericolo per il territorio, potenziato da eventuali immissioni illegali:

"E’ urgente- si spiega- frenare la progressiva considerevole espansione numerica e territoriale solo minimamente contenuta dai piani di abbattimento.

E’ necessaria una più consistente attività di controllo, oltre a quella già esercitata dalla Polizia Provinciale. Vedasi a proposito la relazione degli interventi di gestione del cinghiale sul territorio della Provincia del Verbano Cusio Ossola. Per essere in grado, a partire dalle alte quote, di identificare le situazioni gravi e attuare di conseguenza la eradicazione tramite abbattimento.

Come è noto, l’azione provinciale è totalmente vincolata dal rispetto della legge, della normativa e delle modalità di pianificazione previste dalla Regione. Ciò non consente di agire in coerenza laddove la presenza del cinghiale non è in alcun modo compatibile con il contesto e le caratteristiche del territorio. L’intervento è invece urgente per la prevenzione dei rischi, ad iniziare dai pericoli per la viabilità, per i numerosi danni alle coltivazioni, per l’incompatibilità con la tutela del suolo e le caratteristiche ambientali del territorio. In particolare per le specie vegetali di valore conservazionistico.

Avanza sempre più anche la problematica dell’allarme sociale in prossimità di abitazioni, per gli atteggiamenti ostili dei cinghiali, con attacchi agli animali domestici anche in presenza dei loro proprietari. Esprimendo piena solidarietà ai Sindaci del territorio che con comprensibile preoccupazione si rivolgono all’ufficio competente, l’Amministrazione provinciale provvederà a richiedere agli organi tecnici della Regione, responsabili delle normative, la modifica di quelle, con assoluta ovvietà, del tutto incoerenti con il nostro contesto territoriale"