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DOMODOSSOLA- 14-10-2015- Le recenti posizioni assunte dalle Regione Piemonte nei confronti degli ospedali del Vco- scrive il presidente del Comitato Tutela Ossola Alfredo Milisenda- con la proposta rispolverata di ospedale unico sollecitano alcune considerazioni. Molti ritengono la proposta una "pillola" elettorale. Probabile. Ma noi vogliamo prenderla in considerazione come una onesta ricerca di una soluzione. Il primo pensiero è che si sono persi dieci anni di lavoro che hanno lasciato posto a dieci anni di sofferenze e litigi. La proposta di ospedale unico, valida soluzione a pesanti difficoltà di gestione di due presidi, viene rispolverata ora, quando l'amministrazione Regionale, nonostante l'anno sabbatico, non può fare a meno di riconoscere che la sede dell'unico Dea non possa essere che Domodossola. Decisione che non si ha il coraggio e la forza di comunicare. Dal momento in cui, seriamente, si parlerà di ospedale unico sarà doveroso rifarsi agli studi di fattibilità pesantemente remunerati in occasione della precedente proposta. Nello studio si valutavano i siti idonei e si sceglieva un progetto di massima per l'ospedale nuovo che veniva ubicato tra i Comuni di Piedimulera e Vogogna. Solo in questo caso, evitando spese per un progetto di fattibilità, il Comitato Tutela Ossola ed i politici seri possono dichiararsi favorevoli. Con altri sotterfugi tipo "ricercare l'area idonea" ci  dichiariamo contrari e chiediamo di individuare senza altri indugi la sede dell'ospedale sede di Dea tra Domodossola e Verbania. Ci auguriamo che le forze politiche lavorino finalmente all'unisono, considerato che la precedente proposta  (stroncata da un referendum farlocco della Lega poi sostenuto anche dalla sinistra) era presentata dalla destra, mentre ora è il governo di sinistra a farla propria”.