VERBANIA – 14.10.2015 – Lunghe code e vibrate proteste
hanno accompagnato oggi il primo giorno della viabilità alternativa alla voragine che da ieri pomeriggio blocca la statale 34 del Lago Maggiore a Suna. In corso Nazioni Unite, dove s’è aperto nell’asfalto un buco largo un metro e profondo una decina, la ditta incaricata dall’Anas per il ripristino s’è messa all’opera con l’obiettivo, concordato ieri nel sopralluogo congiunto con il comune di Verbania, di concludere entro tre giorni e di poter ripristinare la viabilità nella giornata di sabato.
L’interruzione della più importante arteria di ingresso in città obbliga a percorrere la litoranea di Suna da via Troubetzkoy, che è “zona 30” a ridotta velocità, attraversa il centro abitato e non è adatta a accogliere un traffico intenso. Nonostante l’obbligo e nonostante la chiusura della viabilità a monte, oggi s’è aperto il cantiere per l’asfaltatura di quel tratto oggetto dei lavori di rifacimento del ponticello sul rio Molinaccio, tra la Beata Giovannina e il centro storico sunese. Prima gli operai hanno scarificato l’asfalto poi, con il camion del bitume in mezzo alla strada e l’obbligo di senso unico alternato, hanno posato il nuovo manto stradale. Un’operazione che di norma non avrebbe provocato problemi ma che, con la statale off limits, ha causato code lunghissime, disagi e raccolto vibrate proteste.
Sulla stessa litoranea, per la verità, nonostante si indicasse per i mezzi pesanti il passaggio obbligato da Trobaso, hanno viaggiato parecchi camion.