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VERBANIA – 15.09.2019 – Una notte tropicale a settembre.

È un’anomalia termica, che gli esperti riconducono al global warming e a un clima “impazzito”, quella accaduta la scorsa notte in riva al Lago Maggiore, dove la colonnina di mercurio della stazione di rilevazione Arpa ha fatto segnare una misura minima di 20,1°. Si tratta di un valore molto alto per il periodo, che non trova risconto in alcuna serie storica. Per ritrovare un evento simile negli archivi di Lugano (che sono più “datati”) bisogna andare a ritroso nel tempo sino al 1864, cioè sino a 155 anni fa. Per quanto riguarda i dati diurni, ci si attesta tra i 28 e i 30°, temperature più consone al mese estivo di luglio.

Il caldo si fa sentire soprattutto in montagna. Lo zero termico si trova oltre i 4.000 metri (con punte fino a 4.500-4.600 metri venerdì). Ciò determina lo scioglimento dei ghiacciai e anche della neve caduta la scorsa settimana. Venerdì la stazione meteo dell’Arpa Valle d’Aosta al Col Major (4.750 metri), sul Monte Bianco, ha sfiorato i +1 °C. Ai 4.560 metri della Capanna Margherita s’è arrivati a 8,4°, a quasi 3,5° in più della media stagionale.