LAVENO M. – 18.09.2019 – Sono proseguite
senza esito per tutta la giornata di ieri le ricerche del pensionato verbanese che lunedì s’è buttato in acqua dal traghetto. A Laveno Mombello, campo base delle ricerche, operano i vigili del fuoco, sia con mezzi che presidiano la costa, sia sull’acqua. E anche sotto la superficie, grazie al rov –il robot dotato di telecamera– che il nucleo di Trento ha inviato sul Lago Maggiore. Guidato a distanza, ha perlustrato la zona circostante il punto in cui l’uomo è stato visto buttarsi in acqua, dove le acque sono molto profonde. Si tratta di un 82enne residente a Pallanza che, secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri (procedono la stazione di Laveno Mombello e la Compagnia di Luino), s’è suicidato. Domenica pomeriggio, a seguito di un banale diverbio in famiglia, ha lasciato l’abitazione in auto. La sera non ha fatto ritorno, mettendo in apprensione la moglie e la figlia. Quest’ultima l’indomani mattina ha presentato denuncia di scomparsa alla stazione carabinieri di Verbania. Poco dopo, è accaduto la tragedia. Sulla motonave Ticino, nella corsa T37 delle 10,30, l’anziano è salito con la sua auto, un’Honda Jazz. Ha atteso che il traghetto lasciasse Laveno Mombello e, a circa mezzo chilometro dalla costa, ha oltrepassato il limite segnalato per la zona di pericolo e s’è gettato nel lago nonostante i richiami del personale della Navigazione. Aveva in spalla uno zaino, probabilmente appesantito per fare da zavorra e portare a termine il gesto estremo. Il traghetto s’è fermato subito, sono state gettate le ciambelle di salvataggio e il comandante ha invertito la rotta per tentare un salvataggio. Inutilmente, perché l’82enne è andato a fondo e di lui, almeno sino a ora, non c’è traccia. Le ricerche proseguite per tutta la giornata di ieri sono riprese oggi.