VERBANIA – 20.09.2019 – I carabinieri di Omegna
non l’hanno trovato a casa nel controllo di routine e, quando, è tornato, l’hanno arrestato per evasione. Omar Piccoli, venticinquenne cusiano che sconta a Nonio ai domiciliari la custodia cautelare successiva alla condanna in primo grado per l’omicidio pretereintenzionale del prozio (nove anni e sette mesi la pena sentenziata dal gup, per la quale ha presentato appello) è finito nuovamente in manette ieri sera. Oggi il giovane, difeso dall’avvocato Gabriele Pipicelli, s’è presentato di fronte al giudice Rosa Maria Fornelli, raccontando la sua versione dei fatti, cioè che ha lasciato il domicilio per una necessità impellente e improvvisa: la telefonata della mamma che ha avuto un malore al supermercato. È questa la linea difensiva che verrà proposta il 6 novembre, giorno in cui ci sarà il processo per direttissima. Nel convalidare l’arresto, il giudice non ha accolto la richiesta del pm Anna Maria Rossi, di ripristinare la custodia cautelare in carcere.