OMEGNA - 20-09-2019 - Domani, sabato 21 settembre, dalle 10 alle 16,nelle vie del centro storico di Omegna, si celebrerà il Fabriano Festival del Disegno 2019. La rassegna, preceduta il 15-16 settembre da una due giorni nella splendida cornice del Castello Sforzesco di Milano, si sta svolgendo fino al 20 ottobre in tutta Italia e questo festival, voluto dalla storica cartiera Fabriano, dal 2002 parte del Gruppo Fedrigoni, è un invito ed un sostegno al disegno libero e creativo.
A curarne la realizzazione a Omegna ci saranno i docenti e gli allievi dell’indirizzo artistico del Liceo “P. Gobetti”, nonché i bambini della Scuola Primaria di Cireggio e di Omegna.
Per tutti sarà l’occasione di contribuire alla realizzazione di opere pittoriche e grafiche lungo le vie più suggestive della città con l’espresso invito alla cittadinanza di partecipare con biro, matite colorate, spugne e altri materiali alternativi a un Festival quest’anno ispirato a Leonardo da Vinci e al tema degli animali.
“Questa nuova edizione del Fabriano Festival del Disegno che Omegna si appresta a celebrare per la seconda volta – afferma Mattia Corbetta, Assessore Comunale al Turismo – deve tutto all’impegno del corpo docenti composto da Dario Ballestroni, Gloria Bornancin, Marina Cetrini e Paola Crippa, che ringrazio vivamente. Per celebrare al meglio l’avvenimento e “disegnare” Omegna a festa abbiamo coinvolto anche gli iscritti al corso di disegno e pittura dell’UNI3 tenuto da Michela Mirici Cappa. Sarà lei a selezionare una serie di opere da esporre testimoniando il percorso compiuto da ciascun allievo, mentre lungo la Nigoglia, bel tempo permettendo, l’artista Gianpiero Bonfantini di Cesara esporrà le sue opere in polistirolo inciso a caldo e dipinto”.
“Sabato chi passeggerà lungo la Nigoglia si troverà innanzi a qualcosa di ben diverso dalle consuete mostre di pittura nelle quali vengono esposti solo i dipinti intesi come prodotto finale del lavoro svolto dall’artista -dichiara Michela Mirici Cappa-. Noi mostreremo il “dietro le quinte”, cioè come viene realizzato un quadro a partire dal disegno e dai bozzetti iniziali, i dipinti saranno infatti affiancati dai propri disegni preparatori, riportanti cancellature, appunti,calcoli… Il tutto seguirà un ordine cronologico ben preciso: dai primissimi elaborati che vengono eseguiti durante il corso da coloro che si avvicinano per la prima volta a questa disciplina, fino alle realizzazioni degli allievi più esperti, come massima espressione della creatività raggiungibile dopo anni di studio ed esercizio. Nel mezzo ci saranno gli studi realizzati “copiando” i grandi Maestri dell’Arte. In questo modo -continua Michela Mirici Cappa- vogliamo in parte sfatare il luogo comune secondo cui “artisti si nasce”: in realtà “artisti si diventa” grazie a tanta forza di volontà, esercizio e passione”.
I disegni saranno “stesi” ed appesi con mollette da bucato su un filo di spago, teso a ricordo di quando, nel passato, la Nigoglia era animata dall’attività delle lavandaie. Abbiamo pensato di sintetizzare tutto quanto esposto sopra
-conclude Mirici Cappa- utilizzando come titolo della mostra il detto omegnese “La Niguja la va in su e la legg la fem nu”, cioè massima libertà creativa raggiungibile solo dopo aver acquisito un giusto percorso di apprendimento simile proprio al corso di un torrente ribelle.”
r.a.
photo credit: Michela Mirici Cappa