VERBANIA – 21.09.2019 – Quarantacinque anni,
laureato, ossolano, neonazista e suprematista che in rete inneggia a Brenton Tarrant (il killer che ha sparato e ucciso 50 persone in Nuova Zelanda), legge il Mein Kampf di Adolf Hitler ma non milita, né simpatizza per alcun partito. È lontano dal cliché dell’estremista ignorante l’uomo che la Procura di Verbania ha denunciato per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Due giorni fa i poliziotti della Digos hanno bussato alla sua porta e, in esecuzione di un mandato di perquisizione della Procura di Verbania, hanno sequestrato pc, smartphone e chiavette, oltre a materiale d’area riconducibile al nazismo (guarda il video) e all’estremismo di destra. Lo monitoravano dall’inizio dell’anno, quando hanno iniziato ad approfondire i post in cui, in una community di persone con la medesima ideologia, inveiva contro neri, immigrati, omosessuali… Mentre le indagini proseguono e non si esclude che possano coinvolgere altre persone, l’ossolano rischia grosso. La nuova formulazione del codice penale, all’articolo 604 bis prevede, salvo casi più gravi, la reclusione fino a un anno e mezzo in alternativa a una multa fino a 6.000 euro per chi diffonde idee discriminatorie per razza, etnia o religione; tra i sei mesi e i quattro anni per chi, facendo leva sulla xenofobia, istiga a commettere un reato o fa parte di un gruppo che sostiene queste tesi; da due a sei anni se la propaganda neghi o esalti la Shoah, i genocidi e i crimini di guerra.