DOMODOSSOLA- 22-09-2019- L'immenso talento e la magia
di Pupi Avati, a " Domosofia", nella conferenza intitolata "La Fabbrica dei Sogni": il grande regista italiano , autore del cinema dell'anima, ieri sera sul palco del Teatro Galletti, davanti a oltre 350 persone, ha ripercorso la sua carriera artistica, dagli esordi nel mondo della celluloide, fino ai grandi successi che lo hanno reso un regista, celebrato in tutto il mondo. 50 anni di carriera, 50 film diretti , 52 sceneggiature scritte e una pellicola da poco uscita nelle sale " Il signor diavolo", Pupi Avati a quasi 81 anni di età, nutre ancora la stessa passione di quando si è affacciato al mondo del cinema. Il racconto della sua vita, tra aneddoti divertenti e momenti di commozione, ha toccato le corde dell'anima: i sogni della gioventù poi concretizzati quasi per caso, con un gruppo di amici, con la realizzazione di un primo film, una mattina di settembre del 1968. " Io penso che i sogni siano indispensabili, per realizzarli ci vuole determinazione, passione e caparbietà " ha detto il celebre regista. A proposito del suo più recente lungometraggio, " Il signor diavolo ", Pupi Avati, ha rilasciato al pubblico una riflessione molto amara: " Io penso che il male abbia fatto un sacco di punti nei riguardi del bene. Vado tutti i giorni in chiesa a pregare Dio di esistere. Non ho più fiducia nell'essere umano". Standing ovation di un teatro Galletti gremito, al termine della serata, come omaggio al Maestro del cinema italiano.
Elisa Pozzoli
Foto e video di Ale Velli