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l predazioni in val canaria non si fa nulla per evitare l espansione dei lupi iuxg

AIROLO - 29.09.2019 - La presenza dei lupi,

e i problemi che recano a pastori, allevatori e non solo, resta al centro dell’attenzione in val Canaria e nelle altre valli ticinesi. L’Associazione per un Territorio senza grandi predatori ha denunciato in questi giorni la carenza d’informazioni al riguardo da parte degli uffici competenti “che non sembrano - così sostiene - avere a cuore i principi elementari della solerzia e della trasparenza”. In sostanza, si recrimina per le “esitazioni a regolamentare l’espansione del lupo -abbattimento- nonostante il superamento dei 25 capi uccisi in un mese o i 40 capi uccisi in 4 mesi, come previsto dalla Strategia lupo svizzera”.

Il caso è stato sollevato dopo che, nelle scorse settimane, numerosi capi di bestiame sono stati trovati morti, aggrediti da un predatore verosimilmente riconducibile a un lupo. Le autorità hanno prelevato campioni di materiale biologico per estrarre il dna e stabilire a quale razza appartenga il predatore e se può essere individuato un esemplare specifico. Le norme elvetiche consentono, infatti, accertato un certo numero di aggressioni, di procedere con l'abbattimento. Secondo l’associzione, da un lato le autorità incoraggerebbero l’allevamento del bestiame minuto all’aria aperta tramite aiuti finanziari e dall’altro non farebbero nulla per limitare l’espansione del lupo.