VERBANIA - 27.09.2019 - Nel Vco
sono stati 38 i sinistri causati da animali selvatici rilevati nel 2018, 26 nel 2019. Segno di una presenza, quella degli ungulati, che non smette di essere fonte di danni e preoccupazione. Cinghiali che si spingono fino ai centri abitati, orti devastati e così via in una ben nota lista di danneggiamenti che anno dopo anno si riconferma. Alla presenza, anche, del vice presidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che s'è svolta questa mattina in prefettura ha fatto il punto della situazione nel Vco, in vista di una nuova programmazione regionale dei piani di contenimento. "Quello che serve - spiega il vicepresidente della Provincia del Vco, Rino Porini - è una normativa chiara e uniforme per tutti i territori ma che al tempo stesso tenga conto delle specificità. Penso ad esempio ai parchi naturali, che finiscono per diventare un'oasi di protezione per i cinghiali. La riunione di questa mattina è stata quindi propedeutica all'incontro dedicato che si svolgerà in Regione il prossimo 3 ottobre".
Il prefetto Iginio Olita dal canto suo, ammettendo la complessità del tema, ha assicurato che la prefettura coordinerà un costante monitoraggio del fenomeno "selvatici" attraverso una stretta collaborazione tra Regione, Provincia e forze dell'ordine. Saranno inoltre programmati incontri con gli amministratori locali interessati e con i rappresentanti di categoria. Tra i dati forniti al tavolo, quelli relativi agli abbattimenti effettuati dalla polizia provinciale nell'anno in corso, dove si contano 536 capi abbattuti. Va rimarcato che nel Vco non esiste un piano ungulati, ad eccezione del piano di contenimento dei cinghiali datato 2016. C'è invece un piano abbattimento di selezione che riguarda esclusivamente il Comprensorio Alpino Vco 2 (Ossola Nord) che, su assegnazione della Regione Piemonte, prevede l'abbattimento di massimo 50 capi.