CREVOLADOSSOLA - 27-09-2019 - Sono state le note
di “Quello che le donne non dicono” a dare il via alla cerimonia di inaugurazione della seconda panchina rossa di Crevoladossola, svoltasi nel pomeriggio davanti al Carrefour market di Bisate.
Ad introdurre l’iniziativa la presidente della Pro loco, Tiziana Zazzali, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla complessa tematica della violanza di genere. La panchina rossa, infatti, è un simbolo di una campagna nazionale per far conoscere il 1522, in numero contro la violenza sulle donne, a cui quotidianamente si rivolgono le donne che hanno il coraggio di denunciare maltrattamenti. Il numero, attivo anche nel Vco, ha delle statistiche non certo rassicuranti nemmeno nella nostra provincia: ogni mese, infatti, tra le 7 e le 10 donne denunciano nuovi casi.
Alla presentazione presente anche Angelo Laganà, direttore del centro Carrefour market, che ha spiegato l’impegno dell’azienda. "Stiamo cercando di portare il mercato nel paese. Oggi sono emozionato perché è una delle iniziative più importanti fatte. Ringrazio i miei collaboratori per l’allestimento".
Al termine, dopo le parole di rito del sindaco, Giorgio Ferroni, e della benedizione di don Marco Piola Negri, il gruppo di Terra Donna, l’associazione nata nel 2008, ha voluto aprire una polemica con il Comune di Domodossola.
"Nei mesi scorsi abbiamo presentato un’interpellanza al Comune di Domo che è stata respinta perché ci hanno detto che servivano iniziative più concrete piuttosto che una semplice panchina rossa. Ma nulla è stato fatto. Settimana scorsa abbiamo inaugurato a VIlladossola la terza panchina, con il sostegno proprio dell’amministrazione. Crevoladossola ne ha due, Verbania anche. Ripetiamo che siamo disponibili a collaborare con Domodossola, l’unico luogo importante della provincia dove ancora manca".