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vaccin

CAMBIASCA – 01.10.2019 – Non sono vaccinati

e non possono entrare all'asilo. È questa la spiegazione, applicazione del Decreto legge 73/2017 – la cosiddetta legge vaccini – che tre famiglie di altrettanti bambini della scuola materna di Cambiasca per il corrente anno scolastico, hanno ricevuto insieme al provvedimento della preside che ne ha annullato l'iscrizione. Stamane i genitori hanno protestato a scuola e, a scopo precauzionale, poliziotti in borghese hanno raggiunto il plesso scolastico per verificare, come in effetti accaduto, che i toni non salissero.

Al di là delle evidenze scientifiche, dei parere dei no vax e di chi decide che i propri figli non debbano essere sottoposti alle dieci vaccinazioni che la legge impone da 0 a 16 anni (anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella), la normativa è chiara su come ci si debba comportare nel caso in cui il bambino non sia in regola.

Paradossalmente c'è una maggiore severità per la materna, che non è scuola d'obbligo. In classe si entra solo con il certificato vaccinale. In mancanza di esso, e non volendo i genitori mettersi in regola, c'è la decadenza dell'iscrizione. Dalle elementari in poi, cioè nell'età dell'obbligo scolare, chi non è vaccinato può frequentare le lezioni, ma la famiglia potrebbe essere chiamata a pagare una multa che va da 100 a 500 euro.

La tenuta del registro e i solleciti alle vaccinazioni competono all'Asl, che trasmette alle scuole e all'Ufficio scolastico l'elenco di chi non è vaccinato. L'applicazione della legge è, in ultimo, demandata al preside.