
CREVOLADOSSOLA - 17-10-2019 - Approvato dalla giunta
di Crevoladossola il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il recupero funzionale del complesso di villa “Renzi - Cesconi” predisposto dall’architetto Ermenegilda Besana con studio in Santa Maria Maggiore. Un intervento che rientrava nelle linee programmatiche della giunta Ferroni che prevede una spesa di 1.870.000 euro
L’Amministrazione Comunale ha intrapreso, nel corso degli ultimi anni, il recupero funzionale dell’immobile denominato Villa Cesconi-Renzi, nell’ambito degli interventi del DOCUP, obbiettivo 2, 2000-6, misure 3.2, linea d’intervento relativa al recupero di aree e siti dismessi, interventi finalizzati alla promozione di strutture socio-assistenziali e per questo intende quindi proseguire nella riqualificazione e recupero funzionale del fabbricato principale al fine di realizzare la nuova sede municipale.
I lavori in progetto relativi al primo lotto, prevedevano il restauro e tinteggiatura delle facciate, il restauro dei serramenti esterni, la realizzazione dei nuovi serramenti esterni della facciata ovest e il rifacimento di una porzione del manto di copertura nel lato nord/est e manutenzione di tutto il manto, comprese le lattonerie e i camini e dell’intercapedine sui lati sud e ovest.
L’intervento prevede anche lo smontaggio e rimontaggio delle due piccole scale sui lati sud e nord, la realizzazione dell’intonaco deumidificante sul lato ovest, la demolizione dei tavolati interni e dei controsoffitti.
Villa Renzi-Cesconi, per le sue linee architettoniche può essere inquadrata come storicamente appartenente al secondo ‘800. Benchè non siano stati rinvenuti documenti probanti tranne una data all’ingresso della ghiacciaia (1896), una sommatoria di indizi porta a questa conclusione. Fra questi l’impianto, l’apparato decorativo, la tipologia di cornici e modanature, certi elementi costruttivi.
La precisa collocazione cronologica della sua edificazione dovrebbe essere supportata da un’apposita ricerca storica; in mancanza di questa è comunque possibile stabilire, dall’esame dell’impostazione e della distribuzione planimetrica dei locali, dalla tipologia delle finiture architettoniche presenti quali le cornici marcapiano in stucco, il cornicione sottogronda, il taglio dei davanzali in pietra delle finestre e le grandi dimensioni di queste, la presenza delle persiane, le mensole di sostegno del balcone, il portale ad arco dell’ingresso principale, il lasso di tempo in cui la villa è stata edificata. La villa ha subito nel tempo un notevole degrado dovuto ad interventi poco rispettosi dell’impianto distributivo originale, dovuto alla creazione di diverse unità abitative, aggravato dalla mancanza di utilizzazione negli ultimi anni.
