DOMODOSSOLA- 22-10-2015- Alle tre di notte di sabato bisognerà tirare le lancette indietro di un'ora,
recuperando così i sessanta minuti di sonno persi lo scorso marzo. In Italia l'ora legale nasce come misura di guerra nel 191, rimanendo in uso fino al 1920. Tra il 1940 e il 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda guerra mondiale. In tale occasione si ebbe il periodo di massima durata dell'ora legale: dal 14 giugno del 1940 al 2 novembre 1942. La creazione della Repubblica Sociale comportò per due anni la sfasatura dell'applicazione dell'ora legale fra il Nord e il Sud del paese.L'ora legale venne adottata definitivamente con la legge 503 del 1965, in periodo di crisi energetica. L'ora legale stabilita da tale legge, applicata per la prima volta nel 1966, durava quattro mesi, dall'ultima domenica di maggio all'ultima domenica di settembre, in quell'anno specifico restò in vigore dal 22 maggio al 24 settembre. Tale durata venne estesa a sei mesi nel 1980 anticipando l'inizio alla prima domenica di aprile e poi dal 1981 all'ultima domenica di marzo. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme al resto dell'Europa quando la fine fu spostata all'ultima domenica di ottobre. Solo nel 2010 l'Italia con l'art. 22 della legge 96, recependo la direttiva 2000/84/CE del Parlamento europeo fissò l'inizio dell'ora legale alle ore 2:00 del mattino dell'ultima domenica di marzo e il termine alle 3:00 del mattino dell'ultima domenica di ottobre, pratica comunque già svolta in Italia fin dal 1996.