STRESA – 28.10.2019 – Con il romanzo
"Nessuno ritorna a Baghdad", pubblicato da Bompiani, Elena Loewenthal ha vinto l'edizione 2019 del Premio Stresa di Narrativa. La finale s'è tenuta ieri sera nella consueta e prestigiosa cornice dell'hotel Regina Palace di Stresa. Scrittrice e traduttrice di testi della tradizione ebraica e della letteratura d'Israele, Loewenthal in questo nuovo romanzo racconta di una diaspora familiare incominciata a Baghdad all'inizio del Novecento e poi vissuta tra New York, Milano, Gerusalemme, Haifa, Londra, Madrid e Teheran.
Secondo posto per "Madrigale senza suono" (Bollati Boringhieri) di Andrea Tarabbia, scrittore e saggista originario di Saronno che con questo romanzo storico ambientato tra 11500 e 1600 ha trionfato al premio Campiello 2019. Terzo "Il censimento dei radical chic" (Feltrinelli) del milanese Giacomo Papi, giornalista, scrittore e autore televisivo che narra un'Italia immaginaria, svuotata di cultura e dominata dalla rabbia e dalla violenza via web, in un'ininterrotta caccia alle streghe: prima contro i clandestini, poi i rom, quindi i raccomandati e gli omosessuali. Quarto "Molto mossi gli altri mari" (Bollati Boringhieri) del romano Francesco Longo: uns mappa della nostalgia che narra giovani amori sullo sfondo di un'immaginaria Baia di Santa Virginia, ritrovo estivo d'un gruppo di amici. Quinta "La straniera" (La nave di Teseo) di Claudia Durastanti, giovane scrittrice e traduttrice nata a Brooklyn, autrice di un memoir parzialmente autobiografico in cui indaga la condizione di sentirsi sempre stranieri e ubiqui.
I cinque finalisti hanno assistito allo spoglio pubblico e hanno dialogato con i critici componenti la giuria: Piero Bianucci e Orlando Perera (assenti per motivi personali Marco Santagata ed Emmanuelle de Villepin). Le cinque opere selezionate tra le oltre 50 pervenute sono state sottoposte alla giuria di ottanta lettori che congiuntamente alla giuria dei critici ha scelto il vincitore. A questi si è aggiunto il parere anche di quattro detenuti della casa circondariale di Verbania che hanno potuto votare per iscritto.
Sono state consegnate nel corso della cerimonia anche alcune targhe: una speciale per ricordare il fondatore e primo vincitore del Premio e per molti anni presidente della giuria Gianfranco Lazzaro, è andata a “La donna della luna" di Matteo Severgnini (Meridiano Zero). Targhe speciali anche per "Nonnasballo" di Mirko Zullo (Cairo), "Vento" di Fabio De Carli (Armando Dadò editore-Locarno).
La manifestazione é stata organizzata dalla Pro loco, col patrocinio e il sostegno della Città di Stresa, e con il contributo della Fondazione Banca Popolare di Novara per il territorio. Tra i sostenitori anche lo stesso Regina Palace di Stresa che ospita tutte le iniziative collegate al concorso, nato nel 1976.
Elisa Pozzoli