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carabinieri 112

MANTOVA – 01.11.2019 – Non semplici episodi isolati,

ma un vero e proprio sistema organizzato che, mutuando la stessa tecnica truffaldina in più città e province (ma pure all'estero), s'era conretizzato in una banda di borseggiatori. È anche grazie a un arresto compiuto a Verbania che i carabinieri di Mantova sono riusciti a identificare le sei donne nomadi di origine slava che ieri sono state raggiunte da un provvedimento cautelare del tribunale lombardo. Indagate per un lungo elenco di furti con destrezza, non possono entrare nella provincia di Mantova. Gli inquirenti sospettano anche di altri sei uomini, indagati a piede libero. L'indagine, ribattezzata “abbraccio”, è partita nel maggio del 2018. Abbraccio è la tecnica usata per distrarre la vittima che, raggiunta da giovani donne molto espansive, venivano alleggeriti di orologi, catenine e altri monili.

Di colpi simili ne sono stati messi a segno una ventina nel solo Mantovano. Ne risultano numerosi anche a Verbania, Verona, Bologna, Brescia e Ancona, i cui comandi provinciali dell'Arma hanno contribuito alle indagini.