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tribunale 15

VERBANIA – 04.11.2019 – In due, giovani donne

sulla ventina, s'erano presentate nel luglio 2013 in una tabaccheria-ricevitoria di Gravellona Toce chiedendo di effettuare una ricarica Poste-pay. Avevano trovato al banco la mamma del titolare, che aveva avviato a terminale le pratiche per accreditare la somma di 600 euro. Ma quando arrivò il momento di pagare, nessuna di loro aveva il contante. Avevano proposto un assegno, ma la politica della ricevitoria non prevede altra soluzione che le banconote e, così, mostrando e consegnando un vecchio tesserino sanitario cartaceo, uscirono promettendo che sarebbero andate al bancomat e tornate per concludere l'operazione, che a sistema era irrevocabile. Non si videro più e il tabaccaio si tenne la perdita di 600 euro. Sporse però denuncia ai carabinieri di Gravellona Toce, dando avvio all'indagine che portò all'individuazione delle due donne. Una è già stata processata e condannata, l'altra -Marianna Damaso- è andata a giudizio nei giorni scorsi al Tribunale di Verbania con l'accusa di truffa e di ricettazione, essendo risultato che la tessera sanitaria era stata rubata. Due anni e 600 euro di multa è la pena stabilita dal giudice. Il pm Laura Carrera aveva chiesto 2 anni, 4 mesi e 300 euro di multa.