VERBANIA – 05.11.2019 – L'arresto, una notte
in camera di sicurezza e il patteggiamento. S'è chiusa in poco più di mezza giornata con una pena (sospesa) concordata di quattro mesi la serata “movimentata” di un 41enne di Gravellona Toce. Tutto inizia ieri sera in un bar di Casale Corte Cerro. L'uomo, in stato di ebbrezza, se la prende con la mamma: la minaccia di morte agitandole davanti al volto un bicchiere. Interviene il titolare del locale, che viene a sua volta insultato e colpito con un pugno. L'avventore fuori controllo si accanisce poi sugli arredi e le suppellettili dell'esercizio pubblico. Afferra uno sgabello, colpisce il bancone, danneggia un computer, inferisce contro le pareti e su altri tre sgabelli. Vengono chiamati i soccorsi e sul posto accorre un'auto dei carabinieri della stazione di Stresa. I militari provano a ricondurlo alla calma e ad allontanarlo dal proprietario del bar, che tenta di malmenare. In risposta, il 41enne se la prende cn un carabiniere in particolare, insultandolo e spintonandolo. A quel punto gli scattano le manette ai polsi. Viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e condotto nella camera di sicurezza della stazione di Verbania, dove resta sino a stamane.
Condotto oggi in Tribunale, assistito dall'avvocato Daniele Folino, ha patteggiato quattro mesi per il reato di resistenza ma anche per quello, contestato dal pm Anna Maria Rossi in aggiunta a quello per cui era stato fermato, di danneggiamento.