DOMODOSSOLA- 26-10-2015- Grazie a una comunicazione del sindacato del settore e ad articoli dei media del Vco- spiega Bernardino Gallo di Sos Ossola- abbiamo appreso, ma tra le riga, del declassamento della Polizia di Stato a Domodossola, molto probabilmente senza più la figura del commissario e con una drastica riduzione di personale e dell'assenza notturna del 113, cioè della pattuglia notturna della polizia nel vasto e complesso territorio dell'Ossola. Deprecabile che tale provvedimento delle autorità competenti sia stato taciuto a chi di dovere e, a quanto ci risulta dalla dichiarazione del sindaco di Domodossola Cattrini che cadeva dalle nuvole, non comunicato alle istituzioni locali. Consideriamo tale questione molto grave e pari a quella della chiusura del San Biagio. Valutiamo che, rispetto ad oggi, le due pattuglie, una della Polizia di Stato e l'altra dell'Arma dei Carabinieri, si ridurranno a una sola nel periodo notturno. Resterebbe solo quella dell'Arma nel periodo notturno, periodo molto delicato per specifiche problematiche, in un territorio vastissimo con una pluralità di valli e con viabilità problematica. Innanzi tutto abbiamo il dovere di dare la nostra piena solidarietà alla Polizia di Stato e all'Arma dei Carabinieri che operano in Ossola, per l'aggravio di lavoro e, certamente, per la scarsità di personale e di mezzi a disposizione, cosa che desumiamo seppure non si hanno notizie al riguardo. Immaginiamo la concomitanza di due casi contemporanei degni di intervento delle forze dell'ordine, distanti tra loro e pure che uno possa essere architettato volutamente dalla criminalità per sferrare un colpo dalla parte opposta del territorio. L'attività incisiva ed attiva hanno "consigliato" ai malavitosi che, in passato facevano scorrerie arrivando dalla superstrada, di desistere. Sarà ancora cosi ? Noi con meno personale e meno servizi non ci sentiamo garantiti. Siamo fermamente convinti che, come il diritto alle cure e alla salute, la questione della sicurezza sia tra quelle più importanti per le quali occorre sempre tenere alta l'attenzione, per questo è necessario sollecitare i rappresentanti del popolo, a qualsiasi livello, affinché intervengano celermente e con incisività. Spiace del silenzio di tutti, amministratori e anche di forze politiche, associazioni e comitati vari. Per questi motivi rivolgiamo un appello pubblico all'on Enrico Borghi deputato del Parlamento, al vice presidente della giunta della regione Piemonte, ai sindaci dell'Ossola a partire da quello del "capoluogo" Mariano Cattrini, a tutti i consiglieri comunali e a tutti i presidenti delle Unioni Ossolane, affinché intervengano facendo sentire la loro voce e impediscano che questo accada! La sicurezza, sino ad ora garantita egregiamente nell'Ossola, dalle forze dell'ordine, crediamo sia in pericolo. Aspettiamo interventi incisivi e risolutivi”.