TORINO – 15-11-2019 – I tecnici di Enel,
su richiesta dei Comuni montani e anche di Uncem, sono al lavoro in tante valli alpine
piemontesi per rimuovere gli ostacoli che impediscono l'ordinaria erogazione della corrente elettrica. Uncem questo lo sa bene e li ringrazia, insieme con gli uomini del volontariato di Protezione Civile che stanno operando con i Sindaci sui territori. Ma non basta. I Presidenti Uncem Piemonte e nazionale, Lido Riba e Marco Bussone, hanno inviato poco fa una lettera ai vertici di Enel e Terna, ma anche ai Prefetti piemontesi, al Presidente Cirio, ai Ministri Patuanelli e Boccia. "Vi segnaliamo - scrivono Riba e Bussone - la necessità di avviare oggi uno specifico lavoro con le Imprese, gli Enti locali, la Regione, le Prefetture, relativo alla gestione delle "fasce di rispetto" lungo le linee elettriche nelle zone montane. Questo per evitare interruzioni e distacchi improvvisi. Se è vero che i disservizi sono imputabili alla caduta di alberi sulla rete - e sarà necessario chiarire nei prossimi giorni se questa è la vera causa - occorre definire meglio e in tempi rapidi di chi sono le responsabilità, cosa fa il Concessionario, cosa devono fare Sindaci e cittadini. I Sindaci segnalano dove rimuovere piante "a rischio" caduta e il Concessionario deve intervenire. Vi sono precise responsabilità e anche norme che hanno però la necessità di un tagliando. Se le fasce sono ostruite da alberi cresciuti e dalla foresta che aumenta, le stesse aree di rispetto devono essere immediatamente ripristinate. E occorre un piano massivo per interrare le linee, così da non impattare sul paesaggio e rischiare disservizi. Definiamo insieme un percorso anche legislativo per verificare se l'ampiezza attuale delle fasce di rispetto sia corretta o serva un ampliamento. Uncem offre la disponibilità a rappresentare e coordinare i Comuni montani in questo percorso, che parte dal Piemonte e può avere positive ricadute per tutto il Paese".
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