VERBANIA – 16.04.2015 – In calo ma ottimisticamente proiettato al rialzo in chiave Expo. È questo il trend del settore turistico del Verbano Cusio Ossola fotografato dall’Osservatorio provinciale i cui dati 2014 sono stati diffusi oggi. Negli ultimi dodici mesi si sono registrate 709.205 persone (lo 0,04% in più del 2013) per 2.629.329 pernottamenti, cioè 90mila circa in meno dell’anno prima, il 3,31%.
Lo zoccolo duro dei turisti è, come sempre, straniero e pesa per l’80% delle presenze. La stragrande maggioranza ha passaporto tedesco (il 39,7%, in calo del 2,71%) o olandese (16,8%, -1,31%), paesi seguiti in un’ipotetica classifica di gradimento da Svizzera (9,3%), Francia (8,4%), Regno Unito (7,1%), Stati Uniti (3,4%), Belgio (2,5%) e Austria (2,2%).
Analizzando i dati per tipologia di struttura ricettiva, si conferma il dato per cui negli alberghi (13.235 posti letto) transitano più persone (492.081) ma per soggiorni più brevi (1.413.568 presenze). Viceversa campeggi e affini (23.373 posti letto) le loro 1.215.761 presenze le ricavano da meno della metà dei turisti: 217.124.
Questo significa che ogni turista stazione mediamente in albergo 2,8 giorni e in campeggi, bed & breakfast o altro 5,6.
I numeri del 2014 hanno sicuramente risentito del fattore climatico e di una stagione assai piovosa. “Un problema reale – ha osservato il presidente della Provincia Stefano Costa – che ha penalizzato soprattutto la montagna, dove l’offerta alternativa è inferiore”. “Un problema più evidente a Domodossola e in Val Vigezzo, coincidente con il brutto tempo e incentrato sul turista italiano, quello che in genere prenota all’ultimo momento e guarda il meteo”, gli ha fatto eco il presidente del Distretto turistico Antonio Longo Dorni, che ha fornito anche alcune anticipazioni sul 2015. “La nostra speranza è l’Expo – ha affermato – Non tanto per le ricadute dirette nei pernottamenti, che sono minime, ma perché i prezzi alti e i pochi posti liberi in Lombardia hanno già dirottato da noi parte del turismo congressuale. Ci aspettiamo da Expo un po’ più di promozione: abbiamo già stretto accordi con la Germania e con la Cina, un mercato nuovo, poco sviluppato ma interessante”.
Nonostante i problemi e il calo numerico, il turismo del Vco è rimasto al di sopra di quella soglia di 2,5 milioni di turisti che ormai è un po’ la linea di galleggiamento del sistema. “Un sistema maturo – ha chiosato Longo Dorni – che ha bisogno di crescere e rinnovarsi per non perdere numeri”.
Scorrendo l’elenco delle presenze per le singole località Verbania, seconda città turistica del Piemonte, resta al top con 801.965, seguita da Stresa (500.648), Baveno (483.460), Cannobio (255.220) e Cannero (128.311). Su 26 comuni attrezzati con strutture ricettive Domodossola si colloca al sesto posto (58.429), Omegna diciannovesima con (14.673). Nelle oscillazioni annuali il primato è di Crodo (+30,48%), la maglia nera è di Druogno (-47,96%) per quel ragionamento fatto su maltempo e offerte alternative. Calano Cannobio (-6,34%) e Verbania (-1,72%), crescono Baveno (+1,56%) e Stresa (+0,53%).