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parachini marco

VERBANIA – 19.11.2019 – S’è spento nel primo pomeriggio

di oggi all’ospedale “Castelli” di Pallanza l’ex assessore e consigliere comunale verbanese Marco Parachini. Aveva 57 anni, più della metà dei quali spesi nel servizio alla città. La passione per la politica l’aveva ereditata dalla mamma, la professoressa Maria Teresa Bellentani, una delle prime donne elette al Consiglio comunale. Militante della Dc, entrò per la prima volta a Palazzo Flaim nel 1985, poco più che ventitreenne. L’anno successivo fu nominato consigliere delegato al Decentramento, a fine mandato (1989 e 1990) assessore alla Viabilità e al Commercio. Confermato consigliere nel 1990, fu decisivo nella delicata fase di rimpasto che portò alla nascita della maggioranza guidata da Aldo Reschigna, di cui fu assessore all’Urbanistica dal 1993 al 1995 e dal 1995 al 1998, quando fuoriuscì per candidarsi, l’anno successivo, sindaco alla testa di una sua formazione civica, che ebbe un discreto successo e che lo portò in minoranza con tre consiglieri. Ricompattato al centrosinistra alle elezioni del 2004, restò consigliere di maggioranza sino al 2008, dimettendosi per passare al centrodestra -indipendente nel Pdl- nella tornata del 2009. Assessore all’Urbanistica della giunta Zacchera sino al termine anticipato del mandato, nel 2014 ha fondato e guidato la lista civica Comunità.vb, candidandosi sindaco in prima persona e, alla testa dell’omonima associazione, ispirandone la candidatura alle ultime elezioni. Undici anni fa aveva superato con il trapianto di midollo la leucemia, raccontando i suoi trentadue giorni di degenza in camera sterile nell’”Epistolario nosocomico” successivamente pubblicato nella raccolta di racconti “Domani sarò farfalla” di Laura Zani. Da allora ha convissuto con i postumi di quel male. Le sue condizioni di salute sono peggiorate nell’ultimo anno: ha lottato fino all’ultimo, finché ha potuto.

Scout del gruppo Pallanza 2, appassionato di storia locale e d’arte, Parachini è stato, prima che un amministratore, un uomo innamorato della sua città: della Pallanza che gli ha dato i natali -è cresciuto nella casa di famiglia affacciata su piazza Garibaldi- e di tutte le sue diverse e complesse realtà. Ha interpretato la politica come lo strumento per il progresso della comunità, al di là delle ideologie, sempre nel rispetto dell’avversario politico di turno, credendo che le idee facessero la differenza.

Parachini lascia la moglie Giuliana e il figlio Giovanni, che l'hanno accudito sino all'ultimo. La salma si trova nella camera mortuaria dell’ospedale di Pallanza. I familiari invitano a dispensare dalle visite. Il funerale sarà celebrato nella basilica di San Vittore giovedì alle 15. Il rosario sarà recitato domani sera alle 20.