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PREMIA - 20-11-2019 - In occasione del 90°

anniversario di fondazione del Gruppo Alpini di Premia, il segretario Paolo Barbetta espone fatti e alcuni curiosità riguardanti le penne nere  locali.

Eccoci, siamo arrivati al termine di questo 2019, anno che per il nostro gruppo è carico di significato e di impegni. Novant’anni fà, 1929, nasce il nostro Gruppo Alpini di Premia, di cui oggi noi ne siamo testimoni contemporanei ed interpreti di questa responsabilità.
Da documenti storici reperiti si è potuto evincere che le basi per la costituzione del Gruppo risulterebbero poste nel 1928, mentre il primo Gagliardetto, donato da Ferdinando Riboni e dalla madrina Pierina Forni, venne inaugurato il 17 novembre del 1929.
L’elenco dei Capi Gruppo risulta:
1929 - 1967 = Sartori Giuseppe
1929 - 1967 = Parianotti Amelio
2004 - 2007 = De Regibus Lorenzo
2007 - 2010 = Bini Marco
2010 - 2016 = De Regibus Giulio
2016 - oggi = Dresco Giuseppe
Sempre in alcuni documenti presenti in sede e tramite informazioni orali, si riportano alcuni aneddoti:
- nel 1931 i soci iscritti al gruppo erano 37
- nel 1973 i soci iscritti al gruppo erano 58
- nel 1978, in corrispondenza del 50° anno di costituzione venne sostituito il gagliardetto ormai logoro, la
cerimonia fu tenuta a battesimo dalla madrina Bracchi Ester
- nel 1988, in corrispondenza del 60° anno di costituzione il Gruppo festeggiò solennemente con l’apposizione del tricolore presso le scuole elementari.
- nel 2007 i soci iscritti al gruppo erano 60 e 4 aggregati (64 unità)
- nel 2018 i soci iscritti al gruppo erano 56, 2 aiutanti e 11 aggregati (69 unità)
- nel 2019, in corrispondenza del 90° anno di inaugurazione è stato sostituito il gagliardetto e la cerimonia è stata tenuta a battesimo dalla madrina Albini Francesca.
Con questo articolo vogliamo anche ringraziare tutti coloro che hanno partecipato ai nostri festeggiamenti avvenuti il 4-5 maggio 2019, in occasione del pranzo annuale dei soci, il 27/28 luglio 2019 durante la festa campestre, rinnovando lo spirito di appartenenza al corpo degli alpini, confidando che anche nel prossimo futuro questa associazione possa essere il catalizzatore dello spirito associazionistico/aggregativo che contraddistingue le genti che abitano e custodiscono questi territori alpini ossolani.